Dipingere all’entrata di un locale tra il via vai delle persone è un esperienza ormai per me abituale. Da mesi sono ospite tutti i lunedì pomeriggio davanti al ristorante pizzeria Pepperone pizza y pasta a San Fernando in avenida de Galdar (Maspalomas) , nel sud dell’isola di Gran Canaria.
All’interno del locale sono esposte una ventina delle mie opere che arredano e danno colore al bell’arredamento del ristorante. Una cornice piacevole, dove le persone mangiano una buona cucina italiana e gustano i prelibati dolci della caffetteria Flor de Vanilla che è collegata con la pizzeria. Mi piace sapere di creare un ambiente accogliente e sereno con i miei lavori, per rendere ancora piu’ piacevole la permanenza delle persone nel locale.
Seduta al mio solito tavolo, vedo passare le persone che camminano nella passeggiata del centro in cui si trovano vari negozi, bar e ristoranti. Quest’isola ci regala quasi sempre delle giornate soleggiate e calde e sedersi a bere un caffè o un aperitivo sotto gli ombrelloni è decisamente piacevole.
Ascoltare le voci e il sottofondo musicale, mi aiuta a concentrarmi sul mio lavoro artistico. Le tele che creo in ex-tempore che letteralmente significa (all’improvviso, senza preparazione, dal vivo) sono di piccole dimensioni. Normalmente uso un 30×30 oppure un 40×40. Lavoro il piu’ delle volte con i colori acrilici per non usare la trementina che anche se non è tossica ha un forte odore che potrebbe infastidire chi sta mangiando, anche se tutto avviene all’aperto.
Giocare con le forme e i colori che metto sulla tela, mi accompagna in un viaggio interiore che forse a volte potrei paragonarlo a una sorta di meditazione. Mi accorgo che il tempo scivola via, come un bicchiere di acqua fresca, che bevi quando hai voglia di concederti un momento da dedicare a te stesso.
Amo mettere nei miei piccoli dipinti, ogni rappresentazione della natura. Una foglia, un albero, un animale, o un volto. Creo il mondo che vorrei. Con i colori che mi danno una sensazione di benessere e vedo che questo viene percepito anche dalle altre persone che si soffermano a guardare o a comperare un mio lavoro. Non sta a me dire se un quadro sia ben eseguito o meno, ciò che piu’ importa è quello che trasmette a chi lo guarda. Si dice che tiene un buen rollo che signica .. buone vibrazioni.
Qualsiasi forma d’arte in fin dei conti è una creazione. Creare qualcosa che apporti positività e benessere anche attraverso lo sguardo, per me è sempre stata una responsabilità. Partorire qualcosa che aggiunga armonia e bellezza in questo nostro tormentato mondo. A volte si ferma qualcuno incuriosito da cio’ che sto facendo. Vedo a volte sguardi assenti che non comprendono perchè io stia li a dipingere mentre a volte vedo quello scintillio in alcuni occhi, che intravedono quel poco di fantasia e magia che stendo insieme al colore, su una semplice tela bianca. La curiosità e a volte lo stupore di chi conserva ancora l’animo bambino, pronto a guardare il mondo con occhi diversi.
Sono accompagnata a volte dal mio angelo custode, mia figlia, quando non è occupata a studiare o presa dai suoi impegni di ragazza. Lei è abituata a vedere questa mamma un po fuori dagli schemi. Le mie scelte alternative che fanno parte di un bagaglio personale che mi mette alla ricerca di una vita a mia misura, anche quando questo comporta una forma di emarginazione da alcuni modi di essere. Non so se sia una ricchezza o un intralcio nella vita quotidiana .. Sta di fatto che ogni artista ha il suo lato scomodo che male si amalgama con le consuetudini imposte dalla società.
Se potessi sceglierei sempre delle tele dalle dimensioni piu’ generose. La pittura ad olio, che prediligo, ha una morbidezza che aiuta le sfumature, che per il mio stile, sono importanti per dare un senso tridimensionale alla mia pittura. Concludo con l’invito per chi è in zona, di venire i lunedì pomeriggio per conoscermi e per condividere per qualche minuto una forma di espressione, che con la nuova tecnologia rischia di diventare obsoleta. Ma credo che ciò che creiamo con le nostre mani, abbia un valore aggiunto, rispetto a quello che un computer può creare con programmi sempre piu’ sofisticati, che a volte ci tolgono un po della nostra umanità.